Il titolo di uno dei principali libri che contribuiranno alla mia tesi mi sembra particolarmente adatto a descrivere la situazione. Chi mi conosce saprà bene che non mi sposto praticamente mai con l’aereo, ne ho troppa paura. Tutto quello che qui segue è quindi potenzialmente tendenzioso e si tratta forse di riflessioni di chi in realtà non ha molte alternative sui mezzi di spostamento.

Fatta questa dovuta premessa, mi piace accarezzare l’idea che questa mia tara possa nascondere in realtà un aspetto molto positivo: la scoperta del tempo del viaggio. Raggiungere la propria meta con la dovuta calma, quando se ne ha la possibilità, in modo che gli occhi e la mente registrino il mutamento dell’ambiente e si possano abituare gradualmente. Soprattutto quello che forse è più importante è la possibilità di realizzare lo spostamento, di rendersene conto e, in ultima istanza, di apprezzare di più la meta stessa.

Sono appena arrivato nel piccolo hotel di Heraklion dove passerò una sola notte in attesa che arrivino anche gli altri miei compagni di studio, nonché i professori. Il viaggio è durato 48h totali: Venezia – Ancona con il treno; Ancona – Patrasso con la Cruise Europa della Minoan Lines; Patrasso – Atene con l’autobus; infine Atene – Heraklion con la Blue Horizon della Anek Lines.

Una grandissima emozione durante la traversata Ancona – Patrasso è stato costeggiare l’isola di Itaca e devo ringraziare la cara Elena, mia compagna di corso a Creta, per avermi fatto conoscere questa poesia di Costantino Kavafis.

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente, e con che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

COSTANTINO KAVAFIS (1911)
(da Costantino Kavafis, Cinquantacinque poesie, a cura di Margherita Dalmàti e Nelo Risi – Einaudi)

Da Atene ad Heraklion

I gabbiani inseguono la Blue Horizon nel porto di Atene

L’arrivo a Creta durante l’alba

Creta via traghetto
Finalmente Creta!

Inaspettatamente, partendo dal Pireo, la Blue Horizon è stata scortata per un quarto d’ora buono da uno stormo di gabbiani che sembravano giocare sfruttando le correnti d’aria provocate dal gigantesco traghetto. “Purtroppo” nel bar della nave ho precocemente sviluppato una dipendenza dal caffè-frappè greco.

L’emozione più grande è stata naturalmente raggiungere Creta, per non perdermi lo spettacolo avevo impostato la sveglia molto presto, con il disappunto del mio vicino di sedile che avrebbe dormito beatamente ancora per un po’.


Consigli di lettura

  • Cline, E. H. 2009, Sailing the Wine-dark Sea: International Trade and the Late Bronze Age Aegean, Oxford
    Google Books
  • Wilford, J. N. 1983, Homer’s Sea: Wine Dark?, The NY Times, New York City
    The NY Times